ALLA SCOPERTA DI MODICA
Modica, Motyca, Motia, Mutyce.. innumerevoli le denominazioni date a questa località siciliana nel corso dei secoli.. ma… Voi… vi siete mai domandati cosa si cela dietro la fondazione della contea di Modica e il suo più recente appellativo?
Noi si e proprio per questo motivo siamo andati alla ricerca di documenti che ci dessero informazioni a riguardo e vi possiamo già anticipare che il mistero che aleggia dietro la leggenda ha di base un sentimento di gratitudine nei confronti di una donna greca.
Fermo restando che si tratti di una leggenda, andiamo a ripercorrere i passi del dio Eracle o Ercole, che dir si voglia, per spiegarvi meglio il tutto.
A partire dal Seicento fino all’Ottocento circa, la città di Modica era denominata come la città di Ercole, questo perché il dio romano affrontò la sua decima fatica in Spagna e sconfisse Gerione al quale sottrasse i suoi buoi rossi in segno di trionfo; purtroppo però, una volta giunto in Sicilia ne fu derubato e di conseguenza dovette iniziare una ricerca al fine di riappropriasene.
Di fondamentale importanza per il ritrovamento degli animali fu una donna greca di nome Motia, alla quale furono poi evidentemente dedicate 3 città differenti in Sicilia, fondate dallo stesso Ercole.
Tali città erano le località in cui i buoi erano stati ritrovati e si trattava di:
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Mozia presso Capo Lilibeo
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Mozia vicino Agrigento
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Mozia mediterranea, l’attuale Modica.
Nonostante ci piaccia leggere e affidarci talvolta alle leggende, in questo caso riguardanti Modica, è bene specificare che vi sono delle prove circa (il fatto) che la zona fosse abitata già dai tempi della Preistoria e infatti grazie ai suoi resti si può donare una datazione riferita al 3200 a.C circa.
La terra fu abitata dai siculi, ai quali succedettero poi i romani, i greci; infatti riguardo quest’ultima popolazione sono state ritrovate tracce sicure date dal progressivo processo di ellenizzazione di Modica.
A prova di ciò, possiamo menzionarvi le due piccole grotte che sono state ritrovate nel centro della città; quest’ultime storicamente erano utilizzate come camere sepolcrali dato anche la presenza di oggetti tipici delle funzioni funerarie elleniche.
Non sappiamo quanto questa leggenda su Ercole e Motia abbia un fondamento di verità ma sappiamo per certo che molti sono stati i popoli a soggiornare e modificare l’andamento della città di Modica e della sua economia.
E voi? Conoscete altre leggende circa la fondazione di Modica?
Fateci sapere!
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