FOTO oppure OTOF?
Fotografia, un termine la cui traduzione in italiano deriva da due termini greci che significano letteralmente scrittura della/con luce.
Per noi dei percorsi dell’anima, l’arte non ha confini e materie di applicazione specifiche ma è stupendo comprendere quanto la fotografia e la letteratura siano così similari anche nella loro origine etimologica; entrambe definite come il tracciamento di un qualcosa, che sia essa la scrittura della luce o di testi grammaticali.
Così simili queste due arti eppure nel contempo così diverse nelle loro metodologie di rappresentazione visiva.
Se volessimo definire esattamente la fotografia potremmo affermare che attraverso essa è possibile avere una registrazione definitiva di un’immagine di per sé statica; ciò avveniva per mezzo di un supporto fotosensibile che in principio poteva essere una lastra di peltro su cui si stendeva uno strato di bitume.
Successivamente si iniziò ad utilizzare una lastra di rame argentato che veniva sensibilizzata con l'esposizione a vapori di iodio, formando così uno strato di ioduro di argento sulla superficie.
L’invenzione sopracitata è di Louis Daguerre(con il grande contributo di Joseph Nicéphore Niépce), denominata dagherrotipo, ed è stata presentata all'Accademia Francese delle Scienze nel 1839, la quale risultò però nel corso del tempo una soluzione poco pratica, difatti fu William Henry Fox Talbot, con la calotipia a proporre l’utilizzo della carta come materiale fotosensibile, sulla quale veniva stesa della gelatina contenete sali d’argento.
Tale scoperta fu rivoluzionaria poiché grazie ad essa si potè ottenere uno scatto in negativo che poteva essere positivizzato quante volte si voleva solamente ponendolo a contatto con un altro foglio di carta sensibilizzata.
Nonostante i moltissimi cambiamenti applicati a quest’arte nel corso dei secoli possiamo comunque affermare che la “data di nascita” dell’arte fotografica è il 9 luglio 1839 quando al procedimento fotografico di Louis Jacque Mandè Daguerre venne concesso il brevetto dall’Accademia delle Scienze di Parigi.
Partendo da questi anni per poi giungere ai giorni nostri, la fotografia è diventato il mezzo attraverso il quale immortaliamo momenti ed emozioni che passano alla storia o che hanno segnato la nostra di storia; attualmente le tecnologie di cui ci serviamo per scattare ci permettono di avere scatti caratterizzati da una nitidezza e dei colori mai visti prima.
Concludiamo questo breve excursus sulla fotografia dicendovi, cari lettori, che poco importa se la nostra metodologia di scatto sia ancora in analogico o in digitale, poco cambia ai fini della rappresentazione espressiva di ogni singolo individuo, l’importante è che ognuno di noi abbia fra le mani il potere di realizzare creazioni artistiche stupende anche per mezzo della fotografia, infatti giocando in modo sapiente con la luce si possono ottenere scatti meravigliosi..quindi, vi invitiamo a fare una cosa… Rubate la luce!!
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