IL FOLKLORE POPOLARE

“IL FOLKLORE POPOLARE”

Il Folklore è l’espressione dell’animo popolare.

Colmo di influenze di svariati popoli e civiltà che negli anni passati hanno colonizzato la Sicilia, le quali hanno dato vita ad un insieme di abitudini che vengono tramandate sino ad oggi.

Il Folklore siciliano è ricco e suggestivo, basti pensare al carretto siciliano, ai pupi siciliani, alle teste di moro, ai cantastorie che intonano i canti della tradizione popolare, allo scacciapensieri ed al particolare suono che emette, i colori vivaci dei costumi tradizionali, dei piatti tipici, della frutta di Martorana.

Secondo la tradizione quest’ultima insieme alle “pepacene”, pupe di cera fatte in zucchero, venivano portati ai bambini nella giornata del 2 Novembre, giorno della commemorazione dei morti, dai loro cari defunti per poter scacciare la tristezza dai loro cuori con la dolcezza di queste preparazioni.

Tratto distintivo di alcune manifestazioni folkloristiche è il legame con la religiosità e in modo specifico con i patroni delle città, come nei casi di Santa Rosalia a Palermo, Sant’Agata a Catania, San Biagio a Comiso, San Giovanni a Vittoria e via discorrendo.

Altro simbolo di questo colorato folklore è il carretto siciliano, emblema dell’isola e della cultura rurale di quest’ultima. Principalmente nato come mezzo di trasporto, ad oggi è invece considerato una vera e propria opera d’arte grazie anche ai diversi modelli e stili presenti, differenti per le diverse zone della Sicilia; Esistono anche dei musei dedicati ai carretti come ad esempio in provincia di Palermo e Catania.

Una delle tradizioni siciliane più famose è “L’ Opera dei Pupi”, la quale consiste in un teatro con delle marionette ove vengono messe in scena rappresentazioni cavalleresche come quelle con Carlo Magno ma anche riguardanti la vita dei santi.Questa tradizione è così importante da esser stata nominata dall’ UNESCO come patrimonio orale e immateriale dell’umanità.

Un altro dei simboli siciliani più famosi sono le teste di Moro, elemento decorativo che può essere preso d’esempio per le ceramiche siciliane, fra le più rinomate quelle di Caltagirone.

La storia delle teste di moro ha origine in una tormentata storia d’amore fra una fanciulla siciliana ed un giovane moro.

L’uomo si dichiarò e fra i due l’amore era ricambiato ma quando la giovane scoprì che l’uomo era già sposato in Arabia, si infuriò e decise di tagliargli la testa, la quale sarebbe diventata un perfetto vaso per una delle sue piante aromatiche, il basilico.

Da qui, nacque il culto popolare delle teste di moro, fino ad oggi tramandato.

Tutto ciò rappresenta sola una piccola parte del patrimonio culturale siciliano, inestimabile, apprezzato e famoso in tutto il mondo.

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